9.1.09

Fidarsi è bene... o non fidarsi è meglio?

Allora, com'è la faccenda? Se uno è diffidente, è stronzo. Se è fiducioso, è un ingenuo.
Dove sta il confine? Come ci si dovrebbe regolare, esattamente? No, qualcuno me lo spieghi, perché dopo 21 anni di vita, sono ancora in mezzo ad una strada.
Di scottanti delusioni (derivate da altrettanto scottanti disillusioni) ne ho avute diverse nella mia seppur breve esistenza, ed ho agito di conseguenza. A dire il vero, più che un agire, è un reagire, dato che, arrivati ad un certo punto, non siamo noi a scegliere quanta fiducia sperperare ai quattro venti. E' istintivo tirare la cinghia del "buonismo a tutti i costi", è una difesa inconscia dalle fregature.
Fatto sta che la situazione adesso è la seguente: faccio maledettamente fatica a fidarmi delle persone. Dubito di baci & sorrisi da parte degli sconosciuti, ed i modi troppo affettati mi fanno partire la sirena d'allarme. Certo, ci sono delle persone (poche, pochissime) di cui mi fido. O almeno ci provo.
Il problema è che mi basta un'inezia, davvero un nonnulla perché mi entri la pulce nell'orecchio. Sciocchezze come scoprire per caso che una cosa raccontatami è invece successa in un altro modo, o che una persona si è comportata diversamente da come aveva precedentemente detto. Certo, se la cosa non riguarda me in prima persona, la posso notare, ma poco più. Posso chiedermi il perché di quella bugia, o di quella mancanza, ma finisce lì, non mi ci scervello per giorni. Ma se invece sono coinvolta direttamente, le carte in tavola cambiano, e divento molto meno noncurante. Inflessibile, rigida, penso e ripenso alla cosa, trovandole una mia personale spiegazione. Di solito, ben poco ottimistica.
Ed inizio a dubitare di quella persona, del rapporto che c'è tra noi. Del sentimento che ci lega, se uno ce n'è. So che non è una cosa positiva, e vi assicuro che non è un bel modo di vivere i rapporti, ma.. è un difetto? Voglio dire, siamo sicuri che sia un errore comportarsi così? Quante dimostrazioni di fiducia ben riposta (e ben ripagata) potete portarmi? Io poche, davvero poche.
E più vado avanti, più persone conosco, più legami (seppur superficiali) instauro, più storie di amicizie andate a puttane sento.. più ne ho la conferma: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Certo, se non riesci a dare la tua piena fiducia ad una persona, non riuscirai nemmeno a crearci un legame davvero profondo, completamente sincero. Finché nutri delle riserve, tieni in piedi un muro, più o meno alto, che tiene gli altri ad una certa distanza.
Allora è questo che mi chiedo: è meglio lasciarsi andare, a rischio di farsi male, pur di vivere un rapporto al 100%.. o è meglio andarci con i piedi di piombo, evitando di prendere l'ennesima, dolorosissima fregatura?