29.7.09

Ti strofini contro il mondo, tanto il mondo non ti avrà

"Questa qua è per te
che anche se non è un gran che
ti volevo solo dire
era qua in fondo a me
è per te che lo sai
di chi sto parlando dai
e ti piacera' un minuto
e poi te ne scorderai
perche' sei
Viva Viva
cosi' come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai
e sei
Viva Viva
per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre e solo come vuoi
Questa qua e' per te
che non ti puoi spegnere
non hai avuto tempo
devi troppo vivere
E' per te questa qua
per la tua golosita'
ti strofini contro il mondo
tanto il mondo non ti avra'
perche' sei
Viva Viva
cosi' come sei
quanta vita hai contagiato
quanta vita brucerai
che sei
Viva Viva
per quella che sei
niente rate, niente sconti
solo viva come vuoi
Questa qua e' per te
e non e' niente facile
dire quello che non riesco
mentre tu vuoi ridere
perché' sei
Viva Viva
cosi' come sei
quanta vita mi hai passato
e non la chiedi indietro mai
perché' sei
Viva Viva
per quella che sei
sempre pronta, sempre ingorda
sempre e solo come vuoi
Questa qua e' per te
che sai sempre scegliere
e io invece non ho scelta
te la devo scrivere."


Sentirsi vivo. Brividi sulla schiena quando senti che il calore di un'estate afosa è niente paragonato a quello dentro di te, fremente energia, che se, corporea, la stringessi nel pugno, la sentiresti dibattersi per esplodere.
Momenti in cui sembra che nulla ti possa scalfire, in cui affronteresti il mondo senza corazza, in t-shirt e scarpe da ginnastica.. e tuttavia, tu sei sicuro che quel mondo te lo potresti mangiare in un solo morso. Se ti concentri puoi quasi sentire il sangue scorrere nelle vene.. più veloce del solito?
Prendere e andarsene, perché qui è troppo stretto per tutta la tua incontenibile voglia di vivere. E stavolta non ti va di soffocare. Stavolta vuoi stare in mezzo al ponte sospeso sul nulla e urlare, tirare fuori tutto quello che c'è. Il vaso di Pandora di una vita. Paura, eccitazione, sfogo, rabbia. Sana follia.
E va tutto bene. Vento in poppa e sole in faccia. E non si può che andare avanti. Sperimentare ogni occasione, costruire ogni possibilità. Si potrebbe dire che la ruota stia girando, ma toglierebbe il merito a te.. e no, non va bene.. il merito è tuo, che vivi la tua vita.
Il merito è nostro, che siamo vivi. Nostro, che ci strofiniamo contro il mondo.
Senza paura, tanto il mondo non ci avrà.

21.7.09

"Ultimo amore"

Fresca era l'aria di giugno
e la notte sentiva l'estate arrivar
Tequila, Mariachi e Sangria
la fiesta invitava a bere e a ballar
lui curvo e curioso taceva
una storia d'amore cercava
guardava le donne degli altri
parlare e danzare

E quando la notte è ormai morta
gli uccelli sono soliti il giorno annunciar
le coppie abbracciate son prime
a lasciare la fiesta per andarsi ad amar
la pista ormai vuota restava
lui stanco e sudato aspettava
lei per scherzo girò la sua gonna
e si mise a danzar

Lei aveva occhi tristi e beveva
volteggiava e rideva ma pareva soffrir
lui parlava stringeva ballava
guardava quegli occhi e provava a capir
e disse "son zoppo per amore,
la donna mia m'ha spezzato il cuore"
lei disse "il cuore del mio amore
non batterà mai più"

E dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava

lei raccolse la gonna spaziosa
e ormai persa ogni cosa
presto lo seguì

Piangendo urlando e godendo
quella notte lei con lui si unì
spingendo, temendo e abbracciando quella notte
lui con lei capì
che non era avvizzito il suo cuore
e già dolce suonava il suo nome
sciolse il suo voto d'amore
e a lei si donò

Poi d'estate bevendo e scherzando
una nuova stagione a lui parve venir
lui parlava inventava giocava
lei a volte ascoltava e si pareva divertir
Ma giunta che era la sera
girata nel letto piangeva
pregava potere dal suo amore
riuscire a ritornar

E un giorno al profumo dei fossi
lui invano aspettò di vederla arrivar
scendeva ormai il buio e trovava
soltanto la rabbia e il silenzio di sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
restava l'angoscia soltanto
e il feroce rimpianto
per non vederla ritornar

Il treno è un lampo infuocato
se si guarda impazziti il convoglio venir
un momento, un pensiero affannato
e la vita è rapita senza altro soffrir
la poteron riconoscere soltanto
dagli anelli bagnati dal suo pianto
il pianto di quell'ultimo suo amore
dovuto abbandonar

Lui non disse una sola parola
no, non dalla sua gola un sospiro fuggì
I gendarmi son bruschi nei modi
se da questi episodi non han da ricavar
Così resto solo a ricordare
il liquore pareva mai finire
e dentro quel vetro rivide
una notte d'amor

Quando dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
a lui restò solo il rancore
per quel breve suo amore
che mai dimenticò