12.6.08

Leggere se stessi negli altri

E' una cosa che mi stupisce sempre, leggere parole altrui e trovarci sensazioni che provo anch'io, scritte nel modo esatto in cui avrei potuto scriverle io. Perchè è così che le sento, e così le avrei scritte. Bé, colpisce quando quelle parole le vedi scritte dalla mano di qualcun altro, soprattutto da qualcuno che non conosci affatto.
Oggi ho letto il post di una ragazza, nel suo blog, e mi ha fatto sorridere leggerlo: sorridere, perchè è bello trovare una parte di sé negli altri; sorridere, perchè è sempre una buona lezione per il nostro ego rendersi conto di non essere così "speciali", di essere come tanti altri, nel nostro essere unici. Una bella lezione di modestia e di umiltà, che va presa come un modo per avvicinarsi agli altri, invece che cedere alla tentazione di salire un gradino più in alto.
Quelle parole avrei potute scriverle io, ma le ha scritte lei. E invece di rimanerci male per questo, sorridere, sapendo che se quella persona sa scrivere le mie sensazioni così bene, le può anche capire altrettanto bene.. E questa è una cosa che non succede così spesso..

2 commenti:

  1. Penso che valga anche il caso opposto... ciò che hai scritto tu, nei tuoi post, oppure nei commneti che lasci ad altri (me compreso e ti ringrazio) lascia ai tuoi lettoir la stessa sensazione... di aver voluto scrivere quel che, invece, hai espresso tu...

    Forse, è una lezione per il nostro ego... o, forse, ci accomuna una sensiblità che altri non possiedono...

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  2. Bè, è bello pensarla così, che forse abbiamo una sensibilità fuori dal comune!Penso che adotterò la tua visione, è decisamente più gratificante, ah ah!A parte gli scherzi, grazie per il tuo commento..mi fa davvero piacere che qualcuno possa ritrovarsi in quello che scrivo io...

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